
Oggi, questa sera, 22 Novembre, è mancata una persona speciale che ci ha lasciato come aveva vissuto: sotto i ferri roventi della vita.
La sua vita è stata un esempio di acutezza, di lungimiranza e di pazienza.
Ha saputo lasciare una famiglia capace di affrontare il suo abbandono perché ha saputo esserci nei momenti più belli e in quelli più difficili, come un genitore responsabile: come un grande uomo.
Ha accompagnato i suoi amati fratelli per mano all'orgoglio delle proprie realizzazioni ed ha trasmesso alle cognate, a tutti i familiari e nipoti il senso della continuità della vita che procede rigorosa e impietosa.
Ha amato il suo lavoro, ha saputo riconoscere le persone capaci e le ha valorizzate come meritavano: chiedendo sempre il loro massimo impegno.
Ha saputo far lievitare con fermezza, a volte con ruvidezza, una accoglienza profonda dell’amore, della fiducia e della stima nelle proprie figlie che si sono prodigate in ogni modo per accompagnarlo in questo passaggio così delicato.
E’ morto come si aspettava, durante una operazione, lunga e difficile, dove ha saputo arrivare dopo ogni verifica: pronto.
Il suo pensiero mi regala, e dona a molti di noi, un pianto profondo che si tuffa nel cuore e risale fino al suo ultimo sguardo, alla sua ultima stretta di mano, al suo abbraccio. Al suo: ‘grazie di essere venuto’.
Il ricordo mi accompagna agli incontri recenti dove la sua voce desiderosa, la sua disponibilità a indagare e stimolare il meglio da ogni persona e da se stesso in particolare, mi trovava a sorridere della sua intelligenza e acutezza.
Mi dispiacerà non vederlo più al tavolo di lavoro, ma lo cercherò negli occhi delle persone che lo hanno amato così intensamente e tenterò di trasmettere a mia volta l’accoglienza e il calore che lui ha saputo regalare.
Addio Rocco, sei una persona che terrò nelle mie stanze d’amore come penso tante altre persone che hanno avuto il piacere e l’onore di averti avuto come compagno di viaggio.
La sua vita è stata un esempio di acutezza, di lungimiranza e di pazienza.
Ha saputo lasciare una famiglia capace di affrontare il suo abbandono perché ha saputo esserci nei momenti più belli e in quelli più difficili, come un genitore responsabile: come un grande uomo.
Ha accompagnato i suoi amati fratelli per mano all'orgoglio delle proprie realizzazioni ed ha trasmesso alle cognate, a tutti i familiari e nipoti il senso della continuità della vita che procede rigorosa e impietosa.
Ha amato il suo lavoro, ha saputo riconoscere le persone capaci e le ha valorizzate come meritavano: chiedendo sempre il loro massimo impegno.
Ha saputo far lievitare con fermezza, a volte con ruvidezza, una accoglienza profonda dell’amore, della fiducia e della stima nelle proprie figlie che si sono prodigate in ogni modo per accompagnarlo in questo passaggio così delicato.
E’ morto come si aspettava, durante una operazione, lunga e difficile, dove ha saputo arrivare dopo ogni verifica: pronto.
Il suo pensiero mi regala, e dona a molti di noi, un pianto profondo che si tuffa nel cuore e risale fino al suo ultimo sguardo, alla sua ultima stretta di mano, al suo abbraccio. Al suo: ‘grazie di essere venuto’.
Il ricordo mi accompagna agli incontri recenti dove la sua voce desiderosa, la sua disponibilità a indagare e stimolare il meglio da ogni persona e da se stesso in particolare, mi trovava a sorridere della sua intelligenza e acutezza.
Mi dispiacerà non vederlo più al tavolo di lavoro, ma lo cercherò negli occhi delle persone che lo hanno amato così intensamente e tenterò di trasmettere a mia volta l’accoglienza e il calore che lui ha saputo regalare.
Addio Rocco, sei una persona che terrò nelle mie stanze d’amore come penso tante altre persone che hanno avuto il piacere e l’onore di averti avuto come compagno di viaggio.