
Quando divulghiamo con enfasi i nostri obiettivi più importanti, qualcosa che vogliamo assolutamente raggiungere, siamo fregati. Quando diciamo: ‘sto facendo una dieta, che sta funzionando’; ‘sto progettando la più bella vacanza del mondo, dove mi divertirò molto’; ‘il mio rapporto, dopo momenti difficili, ha ripreso finalmente il binario giusto’; 'ho smesso la tal abitudine, finalmente ce l’ho fatta' ... siamo fregati!’.
Ogni volta che pensiamo a qualcosa di importante da realizzare, questo deve avere il tempo di essere riconosciuto, sentito e motivato per linee interne.
Quando invece lo comunichiamo, è vero che riceviamo il plauso e le congratulazioni di chi ascolta, e cioè la gratificazione per i nostri sforzi, ma soprattutto accade qualcosa che spegne la determinazione di realizzarlo fino in fondo. Come se, condividere quell’obiettivo, facesse già parte della nostra identità.
Cosa ci dicono le ricerche, invece? Che è meglio tenere la bocca chiusa! La bella sensazione che riceviamo dall’apprezzamento altrui, ne spegne la realizzazione.
E’ come se la mente dicesse ‘guarda che soddisfazione, l'hai già fatto, hai già dato’. E, purtroppo, quando siamo soddisfatti, siamo meno motivati a immergerci nel duro lavoro della loro realizzazione.
La saggezza convenzionale ci dice che dovremmo raccontare i nostri obiettivi agli amici per ricordarceli e mantenerli. Le ricerche ci dicono, appunto, il contrario. Raccontare diventa una sostituzione dell’obiettivo e la mente ne è gratificata in parte.
Il risultato degli studi ci confermano che: chi non divulga i propri obiettivi ha buone possibilità di impegnarsi fino alla fine e oltre. Chi le divulga, invece, ha ottime probabilità di interrompere a metà il proprio impegno.
Cosa si può fare in alternativa? In fondo ci piace raccontare le cose su cui ci stiamo impegnando. Ebbene, possiamo stare zitti e rimandare la gratificazione, oppure impariamo un nuovo modo di annunciare i nostri obiettivi. E dato che la mente confonde l’annuncio con il fare, occorre dire le cose in un modo che non diano una soddisfazione immediata. Ad esempio: ‘mi piacerebbe e mi rendo conto di dover …. fare attività fisica, dimagrire, migliorarmi, fare una piacevole vacanza, etc.’ e vorrei...
Per concludere, cosa faremo la prossima volta che abbiamo in mente un obiettivo? Teniamocelo ben stretto e impegniamoci fino alla fine.
Ogni volta che pensiamo a qualcosa di importante da realizzare, questo deve avere il tempo di essere riconosciuto, sentito e motivato per linee interne.
Quando invece lo comunichiamo, è vero che riceviamo il plauso e le congratulazioni di chi ascolta, e cioè la gratificazione per i nostri sforzi, ma soprattutto accade qualcosa che spegne la determinazione di realizzarlo fino in fondo. Come se, condividere quell’obiettivo, facesse già parte della nostra identità.
Cosa ci dicono le ricerche, invece? Che è meglio tenere la bocca chiusa! La bella sensazione che riceviamo dall’apprezzamento altrui, ne spegne la realizzazione.
E’ come se la mente dicesse ‘guarda che soddisfazione, l'hai già fatto, hai già dato’. E, purtroppo, quando siamo soddisfatti, siamo meno motivati a immergerci nel duro lavoro della loro realizzazione.
La saggezza convenzionale ci dice che dovremmo raccontare i nostri obiettivi agli amici per ricordarceli e mantenerli. Le ricerche ci dicono, appunto, il contrario. Raccontare diventa una sostituzione dell’obiettivo e la mente ne è gratificata in parte.
Il risultato degli studi ci confermano che: chi non divulga i propri obiettivi ha buone possibilità di impegnarsi fino alla fine e oltre. Chi le divulga, invece, ha ottime probabilità di interrompere a metà il proprio impegno.
Cosa si può fare in alternativa? In fondo ci piace raccontare le cose su cui ci stiamo impegnando. Ebbene, possiamo stare zitti e rimandare la gratificazione, oppure impariamo un nuovo modo di annunciare i nostri obiettivi. E dato che la mente confonde l’annuncio con il fare, occorre dire le cose in un modo che non diano una soddisfazione immediata. Ad esempio: ‘mi piacerebbe e mi rendo conto di dover …. fare attività fisica, dimagrire, migliorarmi, fare una piacevole vacanza, etc.’ e vorrei...
Per concludere, cosa faremo la prossima volta che abbiamo in mente un obiettivo? Teniamocelo ben stretto e impegniamoci fino alla fine.