
Quando pensiamo ad una coppia d’amore, di lavoro o di amicizia, dobbiamo pensare all'armonica combinazione di alcuni piani della relazione. Si sviluppano veri e propri contratti reciproci costituiti da elementi razionali ed emotivi.
Abbiamo un piano esplicito quando due adulti condividono su una base morale e culturale una reciproca stima, affetto, promesse e buone intenzioni. Questa fase razionale, si evidenzia quando due persone ragionano insieme sulle modalità della loro relazione concreta con accordi e scelte comuni. Questo accomuna ogni incontro.
Le cose si complicano quando nel privato di ognuno si affaccia l’aspettativa di un accordo simbiotico, dove ci si aspetta che l’altro sia genitore e/o adulto, quando l’altro è bambino e viceversa. Questa aspettativa è del tutto normale ed auspicabile, ad esempio, in una relazione d’amore.
Questa visione è quella dell’analisi transazionale e riguarda gli stati dell’IO (genitore, adulto e bambino), che ci regala un ottimo modo per comprendere le difficoltà che incontriamo nelle relazioni quando i contratti di coppia, di solidarietà e di amicizia, vengono disattesi.
La relazione prosegue ulteriormente su binari segreti quando il ‘copione’ di ciascuno segue uno stato funzionale alla propria sopravvivenza, ma non alla crescita della coppia. Aspettative e copioni, quando siamo fortunati, determinano un esame della realtà relazionale con un angolo visuale determinato e parziale.
Nella stragrande maggioranza dei casi, possono svilupparsi, talvolta anche no, elementi di creatività che sostengono e maturano la relazione.
Ma integriamo ai nostri ragionamenti, la nuova variabile data dalla tecnologia del grande fratello. Immaginiamo che uno dei due membri venga a conoscenza per sms, foto e mail, che l’altro non sia ciò che sembra ai nostri occhi, alle nostre aspettative e copioni.
Che succede? Si compie una tragedia, o un importante esame della realtà? Si cade nella visione ristretta della nostra delusione, o ci si affaccia ad un punto di vista più aperto?
Quello che sembra, ad uno primo sguardo, è che il grande fratello tecnologico paralizzi gli ideali e la visione romantica dell’altro, e le sostituisca con bombe di verità e di nudo cinismo.
Abbiamo un piano esplicito quando due adulti condividono su una base morale e culturale una reciproca stima, affetto, promesse e buone intenzioni. Questa fase razionale, si evidenzia quando due persone ragionano insieme sulle modalità della loro relazione concreta con accordi e scelte comuni. Questo accomuna ogni incontro.
Le cose si complicano quando nel privato di ognuno si affaccia l’aspettativa di un accordo simbiotico, dove ci si aspetta che l’altro sia genitore e/o adulto, quando l’altro è bambino e viceversa. Questa aspettativa è del tutto normale ed auspicabile, ad esempio, in una relazione d’amore.
Questa visione è quella dell’analisi transazionale e riguarda gli stati dell’IO (genitore, adulto e bambino), che ci regala un ottimo modo per comprendere le difficoltà che incontriamo nelle relazioni quando i contratti di coppia, di solidarietà e di amicizia, vengono disattesi.
La relazione prosegue ulteriormente su binari segreti quando il ‘copione’ di ciascuno segue uno stato funzionale alla propria sopravvivenza, ma non alla crescita della coppia. Aspettative e copioni, quando siamo fortunati, determinano un esame della realtà relazionale con un angolo visuale determinato e parziale.
Nella stragrande maggioranza dei casi, possono svilupparsi, talvolta anche no, elementi di creatività che sostengono e maturano la relazione.
Ma integriamo ai nostri ragionamenti, la nuova variabile data dalla tecnologia del grande fratello. Immaginiamo che uno dei due membri venga a conoscenza per sms, foto e mail, che l’altro non sia ciò che sembra ai nostri occhi, alle nostre aspettative e copioni.
Che succede? Si compie una tragedia, o un importante esame della realtà? Si cade nella visione ristretta della nostra delusione, o ci si affaccia ad un punto di vista più aperto?
Quello che sembra, ad uno primo sguardo, è che il grande fratello tecnologico paralizzi gli ideali e la visione romantica dell’altro, e le sostituisca con bombe di verità e di nudo cinismo.