
Nelle delusioni d'amore, cosa attiva la fiducia? La mano tesa verso la speranza, i sogni, le persone buone.
Cosa affossa la fiducia, invece? Il fallimento, il dolore, il tradimento. In questi casi, ci proteggiamo per asciugare le ferite fresche e allontanare la sofferenza.
Nelle alte maree della delusione, però, non c’è niente di meglio che cercare il sostegno di qualcuno. Buoni amici, una famiglia e delle persone che meritano il nostro affetto e il nostro amore.
Una spalla amica su cui piangere e sulla quale scaricare un po’ di dolore. Un argine contro il quale rovesciare tutto ciò che ha fatto male, tutte le cose negative, tutta la propria sofferenza, insieme alla debolezza e alla vulnerabilità.
Quando si chiede aiuto, ci si calma. Per un po’, anche se per poco, è tranquillizzante sapere che alcune persone ci sono e ci saranno sempre.
Il lutto, che accompagna ogni delusione, ha i suoi tempi e va vissuto come un’opportunità. Dopo la delusione, il dolore, il tradimento, la frustrazione, dopo il terremoto dei capisaldi interiori, bisogna andare avanti e cercare, in fondo all’anima, la forza e la fiducia sufficienti a superare un trauma di quella natura.
La delusione non rimarrà per sempre. Basta ricordare che la vita va avanti e che mettere un passo avanti all’altro significa pensarsi come persone forti e indipendenti. Capaci di parlare a se stessi con il linguaggio del coraggio e della fermezza.
In un momento pieno di dolore, nessuno ha voglia di scherzare, ma dopo una delusione, sono le piccole gioie che ci rianimano e ci invitano all’ironia, all’ottimismo e all’umorismo.
E’ da quelle finestre che si ritrova il lato migliore della vita: positività, ottimismo, allegria e nuova speranza.
La speranza di trovare il coraggio di dire addio a qualcuno per crescere, ritrovare se stessi e riavvicinarsi ai valori fondamentali della felicità.
Cosa affossa la fiducia, invece? Il fallimento, il dolore, il tradimento. In questi casi, ci proteggiamo per asciugare le ferite fresche e allontanare la sofferenza.
Nelle alte maree della delusione, però, non c’è niente di meglio che cercare il sostegno di qualcuno. Buoni amici, una famiglia e delle persone che meritano il nostro affetto e il nostro amore.
Una spalla amica su cui piangere e sulla quale scaricare un po’ di dolore. Un argine contro il quale rovesciare tutto ciò che ha fatto male, tutte le cose negative, tutta la propria sofferenza, insieme alla debolezza e alla vulnerabilità.
Quando si chiede aiuto, ci si calma. Per un po’, anche se per poco, è tranquillizzante sapere che alcune persone ci sono e ci saranno sempre.
Il lutto, che accompagna ogni delusione, ha i suoi tempi e va vissuto come un’opportunità. Dopo la delusione, il dolore, il tradimento, la frustrazione, dopo il terremoto dei capisaldi interiori, bisogna andare avanti e cercare, in fondo all’anima, la forza e la fiducia sufficienti a superare un trauma di quella natura.
La delusione non rimarrà per sempre. Basta ricordare che la vita va avanti e che mettere un passo avanti all’altro significa pensarsi come persone forti e indipendenti. Capaci di parlare a se stessi con il linguaggio del coraggio e della fermezza.
In un momento pieno di dolore, nessuno ha voglia di scherzare, ma dopo una delusione, sono le piccole gioie che ci rianimano e ci invitano all’ironia, all’ottimismo e all’umorismo.
E’ da quelle finestre che si ritrova il lato migliore della vita: positività, ottimismo, allegria e nuova speranza.
La speranza di trovare il coraggio di dire addio a qualcuno per crescere, ritrovare se stessi e riavvicinarsi ai valori fondamentali della felicità.