
Per realizzare un buon equilibrio psico-affettivo è importante che ogni persona possa esprimere le proprie potenzialità e porti a compimento il proprio disegno o il proprio progetto di vita. In una parola è necessario che ogni individuo persegua la propria ‘individuazione’ e si faccia carico con responsabilità della propria esistenza. Agisca e si prodighi affinché possa essere, diventi artefice del proprio destino e creatore di se stesso.
Ma si sa che ogni tesoro non è accessibile facilmente e che per raggiungerlo si debbono attraversare strade impervie, con il coraggio di intraprendere percorsi nuovi ed ignoti.
E’ stato C. G. Jung a teorizzare l’importanza del concetto di ‘individuazione’ e del corrispondente ostacolo alla sua realizzazione: l’ombra.
L’ombra assume vari aspetti: può riguardare facciate della personalità, aspetti non sviluppati della propria soggettività, pensieri arcaici, immagini archetipiche, elementi dialettici della comunicazione. L’ombra è una parte attiva della psiche che si confronta in modo dialettico con gli aspetti positivi della personalità laddove riusciamo a portarvi consapevolezza, integrazione, cultura. Per questo, a partire dalla comunicazione, è necessario offrire a noi stessi e agli altri, feedback chiari che non disperdano il potenziale generativo di tali condizioni.
Per ogni persona l’individuazione inizia con la ricognizione e l’integrazione dell'Ombra.
Ma come si strutturano nella vita di ogni persona le zone d’ombra? Cosa accade, ad esempio, nella comunicazione tra genitori e figli? Quali sono i messaggi che impediscono ad ognuno di essere ciò che si potrebbe essere?
Se pensiamo ai messaggi culturali quali: ‘sii perfetto’, ‘sii forte’, ‘sii condiscendente’, ‘sbrigati’ o ‘sforzati’, quello che perdiamo nell’assecondare questi imperativi è la libertà di imparare dai nostri errori, di riconoscere ed esprimere le emozioni, di essere noi stessi, di apprezzare la lentezza del momento presente e di rilassarci e, infine, di essere autentici o di appassionarci a quello che è il nostro sport o lavoro. La nostra vita.
Per questo dobbiamo pensare all’ombra come a una condizione generativa e terrificante allo stesso tempo, nelle quale trovare un conciliazione tra le esigenze più intime e individuali con quelle collettive.
La psicoterapia, da questo punto di vista, è uno dei luoghi privilegiati in cui le polarità trovano la sintesi, l’accoglienza e lo spazio per l’integrazione, cui ciascuno nel proprio intimo desidera.
Ma si sa che ogni tesoro non è accessibile facilmente e che per raggiungerlo si debbono attraversare strade impervie, con il coraggio di intraprendere percorsi nuovi ed ignoti.
E’ stato C. G. Jung a teorizzare l’importanza del concetto di ‘individuazione’ e del corrispondente ostacolo alla sua realizzazione: l’ombra.
L’ombra assume vari aspetti: può riguardare facciate della personalità, aspetti non sviluppati della propria soggettività, pensieri arcaici, immagini archetipiche, elementi dialettici della comunicazione. L’ombra è una parte attiva della psiche che si confronta in modo dialettico con gli aspetti positivi della personalità laddove riusciamo a portarvi consapevolezza, integrazione, cultura. Per questo, a partire dalla comunicazione, è necessario offrire a noi stessi e agli altri, feedback chiari che non disperdano il potenziale generativo di tali condizioni.
Per ogni persona l’individuazione inizia con la ricognizione e l’integrazione dell'Ombra.
Ma come si strutturano nella vita di ogni persona le zone d’ombra? Cosa accade, ad esempio, nella comunicazione tra genitori e figli? Quali sono i messaggi che impediscono ad ognuno di essere ciò che si potrebbe essere?
Se pensiamo ai messaggi culturali quali: ‘sii perfetto’, ‘sii forte’, ‘sii condiscendente’, ‘sbrigati’ o ‘sforzati’, quello che perdiamo nell’assecondare questi imperativi è la libertà di imparare dai nostri errori, di riconoscere ed esprimere le emozioni, di essere noi stessi, di apprezzare la lentezza del momento presente e di rilassarci e, infine, di essere autentici o di appassionarci a quello che è il nostro sport o lavoro. La nostra vita.
Per questo dobbiamo pensare all’ombra come a una condizione generativa e terrificante allo stesso tempo, nelle quale trovare un conciliazione tra le esigenze più intime e individuali con quelle collettive.
La psicoterapia, da questo punto di vista, è uno dei luoghi privilegiati in cui le polarità trovano la sintesi, l’accoglienza e lo spazio per l’integrazione, cui ciascuno nel proprio intimo desidera.