
Quando siamo depressi ci facciamo molte più domande sul significato della nostra vita.
Ma quali sono le cause della depressione e perché ci facciamo più domande?
Il motivo principe della depressione è che perdiamo interesse per atteggiamenti up, che non sentiamo più nostri, per l’affettività che sbiadisce e per alcune fondamentali funzioni biologiche che si indeboliscono (appetito, sessualità, sonno, movimento, etc.). Cioè, tutto ciò che riguarda la conservazione e lo sviluppo del nostro IO.
Cosa accade? Nel cervello alcuni neurotrasmettitori vanno in difetto (serotonina, noradrenalina, dopamina), così come va in sofferenza il circuito dell’‘asse ipotalamo-ipofisi-surrene’ che controlla le nostre risposte allo stress.
Ne consegue che i ponti con la realtà crollano e si affacciano, a seconda dei casi, il desiderio di morte e/o il desiderio di infinito. Da qui le nostre domande di senso e la ricerca di ‘chi siamo veramente’.
Ma cosa ci porta lì?
A volte è la discrepanza tutta interna all’Ego, tra gli ideali cui aspiriamo, più o meno chiaramente, e la realtà che viviamo realmente. Esplode quando viviamo forme di stress pervasive.
Talaltra è la sensazione di aver vissuto la vita di qualcun altro invece che per se stessi. La depressione inizia quando la persona o l'ideale per cui si è vissuto non risponde alle nostre attese.
In altre circostanze è l’avere subìto un genitore tormentato dalle sue ansie, pretese e/o insicurezze. Il processo sotteso è un miscuglio di amore, impotenza e tormento per schemi interiorizzati in modo negativo.
E altre volte dipende da una disistima latente nata dal mancato sviluppo di specifici bisogni che comprendono sostegno, approvazione, affermazione e idealizzazione.
Quando si è depressi ci si sente spogliati e in balia delle intemperie della vita. In certe occasioni si è semplicemente ‘spogli’ da se stessi, dagli altri e dal mondo, alla ricerca dell’infinito e di un’armonia da agganciare a questa vita.
Ma quali sono le cause della depressione e perché ci facciamo più domande?
Il motivo principe della depressione è che perdiamo interesse per atteggiamenti up, che non sentiamo più nostri, per l’affettività che sbiadisce e per alcune fondamentali funzioni biologiche che si indeboliscono (appetito, sessualità, sonno, movimento, etc.). Cioè, tutto ciò che riguarda la conservazione e lo sviluppo del nostro IO.
Cosa accade? Nel cervello alcuni neurotrasmettitori vanno in difetto (serotonina, noradrenalina, dopamina), così come va in sofferenza il circuito dell’‘asse ipotalamo-ipofisi-surrene’ che controlla le nostre risposte allo stress.
Ne consegue che i ponti con la realtà crollano e si affacciano, a seconda dei casi, il desiderio di morte e/o il desiderio di infinito. Da qui le nostre domande di senso e la ricerca di ‘chi siamo veramente’.
Ma cosa ci porta lì?
A volte è la discrepanza tutta interna all’Ego, tra gli ideali cui aspiriamo, più o meno chiaramente, e la realtà che viviamo realmente. Esplode quando viviamo forme di stress pervasive.
Talaltra è la sensazione di aver vissuto la vita di qualcun altro invece che per se stessi. La depressione inizia quando la persona o l'ideale per cui si è vissuto non risponde alle nostre attese.
In altre circostanze è l’avere subìto un genitore tormentato dalle sue ansie, pretese e/o insicurezze. Il processo sotteso è un miscuglio di amore, impotenza e tormento per schemi interiorizzati in modo negativo.
E altre volte dipende da una disistima latente nata dal mancato sviluppo di specifici bisogni che comprendono sostegno, approvazione, affermazione e idealizzazione.
Quando si è depressi ci si sente spogliati e in balia delle intemperie della vita. In certe occasioni si è semplicemente ‘spogli’ da se stessi, dagli altri e dal mondo, alla ricerca dell’infinito e di un’armonia da agganciare a questa vita.