
'Mi hai lasciato e mi dispiace.
Ieri sera il palazzo della nostra relazione è crollato e oggi sono senza luce, senza calore, senza affetto. Dentro quelle macerie mi sento solo e in un angolo.
Mi dispiace di averti pressato, forse avrei dovuto essere più ‘stronzo’ e lontano, ma sono così: innamorato, geloso, incalzante.
Un domani sarò più attento a ciò che vedo, più che a ciò che penso. Non entrerò nella trappola delle mie aspettative e della gelosia di tuoi possibili incontri. Rivedrò la mia vita con nuovi occhi. E questo, grazie a te.
Mi dispiace che gli stress che arrivano da lontano, insieme alla tua sofferenza, le tensioni del lavoro, le ansie che vivi per ogni decisione e per un futuro che percepisci pressante, non riescano a consentirti la lucidità.
Sappi che mi piacerebbe esserci nella tua vita, nelle vicissitudini dolorose come nei compleanni. Mi dispiace di tutto questo. I miei sentimenti sono inalterati, ma i tuoi atteggiamenti, indecisioni e comportamenti, ora non li capisco. E dato che non è la prima volta, ma la seconda, terza, quarta … non so se sarò sempre lì ad aspettare.
In genere si pensa che chi ha potere comanda. In realtà comandano le tue incertezze e la tua passività nel mettere chiarezza nella tua vita. Tutto questo mi fa arrabbiare. Partirò da lì, perché non so se mi merito tutto questo.
Tante cose ci hanno portato a oggi: il lavoro, il nostro passato, il carattere. Tanti sassi sono diventati una frana che è venuta giù.
Tutto questo emerge dalle lacrime, dai sentimenti che provo, dalle mie riflessioni. Cercherò di accogliere le lacrime e il dispiacere delle tue decisioni senza scavare un fosso nell’eternità.
Mi piacerebbe continuare la partita con nuove regole, ma ora il pallino è tuo.'