
Si piange spesso da soli e, qualche volta, qualcuno ci sente. Forse vogliamo che qualcuno ci senta. Forse desideriamo essere visti, ma non vogliamo mostrare la nostra fragilità, perché in fondo abbiamo imparato a non credere nelle lacrime.
Facciamo di tutto per raggiungere i nostri obiettivi e abbiamo imparato a passare sopra ogni cosa, con cinismo puntiamo sui lati deboli degli altri e colpiamo duramente le loro fragilità.
Vogliamo mostrare i nostri lati forti, abbiamo ottime guide da seguire e pensiamo che se siamo vicini a buoni modelli e ne riflettiamo la luce, alla fine faremo qualcosa di importante.
Abbiamo tutti bisogno di credere che c’è qualcosa di più grande di un cavolo di lavoro 9/18. Esistono obiettivi più alti. La vita ha un significato. il mondo è immenso e noi, quando ci sentiamo persi, abbiamo bisogno di riassestare le cose.
Noi, ci dobbiamo riassestare. Dobbiamo cambiare colla alle virgole e ai punti della nostra vita: ansia, rimuginio, controllo, gelosia ... virgola; osservazione, capacità, accettazione, crescita ... punto.
Non è questione di rimuginare sull’avere avuto o meno una bella storia di vita. Ognuno ha una sua storia, bella e brutta. E tutti dobbiamo riassestarci. Comunque.
A volte ci sentiamo come randagi che subiscono la propria realtà.
Vale la pena chiederci perché? Forse sì, forse no.
Il motto: ‘Non piangere, noi non piangiamo, mai’, tipico degli ambienti di lavoro rudi, può servire a rialzarci, perché così è la sopravvivenza, così è la vita.
Ma le lacrime che versiamo, di tanto in tanto, non sono solo ammorbidente per l’ego, sono anche elisir per la nostra anima.
Facciamo di tutto per raggiungere i nostri obiettivi e abbiamo imparato a passare sopra ogni cosa, con cinismo puntiamo sui lati deboli degli altri e colpiamo duramente le loro fragilità.
Vogliamo mostrare i nostri lati forti, abbiamo ottime guide da seguire e pensiamo che se siamo vicini a buoni modelli e ne riflettiamo la luce, alla fine faremo qualcosa di importante.
Abbiamo tutti bisogno di credere che c’è qualcosa di più grande di un cavolo di lavoro 9/18. Esistono obiettivi più alti. La vita ha un significato. il mondo è immenso e noi, quando ci sentiamo persi, abbiamo bisogno di riassestare le cose.
Noi, ci dobbiamo riassestare. Dobbiamo cambiare colla alle virgole e ai punti della nostra vita: ansia, rimuginio, controllo, gelosia ... virgola; osservazione, capacità, accettazione, crescita ... punto.
Non è questione di rimuginare sull’avere avuto o meno una bella storia di vita. Ognuno ha una sua storia, bella e brutta. E tutti dobbiamo riassestarci. Comunque.
A volte ci sentiamo come randagi che subiscono la propria realtà.
Vale la pena chiederci perché? Forse sì, forse no.
Il motto: ‘Non piangere, noi non piangiamo, mai’, tipico degli ambienti di lavoro rudi, può servire a rialzarci, perché così è la sopravvivenza, così è la vita.
Ma le lacrime che versiamo, di tanto in tanto, non sono solo ammorbidente per l’ego, sono anche elisir per la nostra anima.