
Ovvero, ‘cosa si evita del pensiero femminile?’ ‘Cosa c’è da capire, come bisogna agire?’
Le occasioni e le strategie non mancano. Nemmeno il bell’aspetto. In compagnia, nei locali e sui social, qualche incontro si fa, ma la donna rimane un mistero. A dire il vero anche l’uomo lo è, nella sua semplicità sopraffacente, ma in questo caso l’enigma è donna. Cosa vuole, chi cerca e come parlarle, lo sa solo lei.
Da un punto di vista maschile, saper parlare bene, con la battuta pronta; avere uno sguardo intenso, che indugia sulle parole e mobilita il corpo; avere una voce suadente, che crea un clima familiare; mettere a proprio agio chi ascolta, facendolo sentire importante; capire le dinamiche sociali di diverse situazioni, sembrano essere le strategie vincenti per piacere all’altra persona.
A chi non basta il fisico piacente e la simpatia naturale, occorrono contesti facilitanti per farsi scegliere. Viaggiare insieme, cooperare attraverso dei lavori o dei giochi, condividere dei compiti e risolvere dei problemi, promuovere iniziative o coordinare delle attività, sembrano essere ottimi esempi per farsi apprezzare.
Per conquistare e sedurre, talvolta, sembrano funzionare elementi più ’istintivi’, come avere iniziativa, ‘annusare la preda’ e mettere in relazione diverse esigenze di richiamo e di attrazione. Talaltra, sembra tutta una questione di testa, di meccanismi cognitivi e decisioni da prendere.
Forse è utile far ridere? Comunicare emozioni? Sollecitare curiosità e bisogni? Suggestionare se stessi e l’altro con varie storie? E’ più una questione di esperienza, abilità o fortuna? La risposta definitiva, per il nostro amico, non c’è.
Quello che penso è che in una relazione, dopo le prime battute e le impressioni positive, occorrono domande in grado di far emergere memorie ed emozioni da argomenti che appassionano: che interessano e attraggono l’attenzione. E per questo occorre ascoltare, sentire e cercare connessioni.
Con lo sguardo, con la voce, con il tatto, con i movimenti, è necessario passare da una conversazione amichevole, ad una comunicazione sentimentale. Qualcosa che fa percepire chiaramente all’altra persona che l’atmosfera è cambiata: da amichevole, a seduttiva, a magica.
Le occasioni e le strategie non mancano. Nemmeno il bell’aspetto. In compagnia, nei locali e sui social, qualche incontro si fa, ma la donna rimane un mistero. A dire il vero anche l’uomo lo è, nella sua semplicità sopraffacente, ma in questo caso l’enigma è donna. Cosa vuole, chi cerca e come parlarle, lo sa solo lei.
Da un punto di vista maschile, saper parlare bene, con la battuta pronta; avere uno sguardo intenso, che indugia sulle parole e mobilita il corpo; avere una voce suadente, che crea un clima familiare; mettere a proprio agio chi ascolta, facendolo sentire importante; capire le dinamiche sociali di diverse situazioni, sembrano essere le strategie vincenti per piacere all’altra persona.
A chi non basta il fisico piacente e la simpatia naturale, occorrono contesti facilitanti per farsi scegliere. Viaggiare insieme, cooperare attraverso dei lavori o dei giochi, condividere dei compiti e risolvere dei problemi, promuovere iniziative o coordinare delle attività, sembrano essere ottimi esempi per farsi apprezzare.
Per conquistare e sedurre, talvolta, sembrano funzionare elementi più ’istintivi’, come avere iniziativa, ‘annusare la preda’ e mettere in relazione diverse esigenze di richiamo e di attrazione. Talaltra, sembra tutta una questione di testa, di meccanismi cognitivi e decisioni da prendere.
Forse è utile far ridere? Comunicare emozioni? Sollecitare curiosità e bisogni? Suggestionare se stessi e l’altro con varie storie? E’ più una questione di esperienza, abilità o fortuna? La risposta definitiva, per il nostro amico, non c’è.
Quello che penso è che in una relazione, dopo le prime battute e le impressioni positive, occorrono domande in grado di far emergere memorie ed emozioni da argomenti che appassionano: che interessano e attraggono l’attenzione. E per questo occorre ascoltare, sentire e cercare connessioni.
Con lo sguardo, con la voce, con il tatto, con i movimenti, è necessario passare da una conversazione amichevole, ad una comunicazione sentimentale. Qualcosa che fa percepire chiaramente all’altra persona che l’atmosfera è cambiata: da amichevole, a seduttiva, a magica.