
‘Sono una mamma moderna, con radici antiche’. Così si è espressa una madre dopo aver saputo e sofferto la notizia che il proprio figlio è gay. ‘Me ne farò una ragione, sei sempre mio figlio. Ti aiuterò come posso’. Sono gli sviluppi successivi alla dichiarazione.
Accorgersi di essere immersi in una cultura che fatica ad accettare tali diversità si riflette nella famiglia dove la confessione porta il figlio ad alleggerire il carico della propria differenza e i genitori a rimescolare le proprie emozioni: la rabbia, la colpa e più difficile di tutte, la volontà di accettare il proprio figlio diventato un po’ “straniero” in casa loro.
Purtroppo, il tema degli stereotipi sociali e della sessualità solleva dubbi che scendono in profondità a scardinare la sensazione di non essere stati bravi genitori (‘colpa’), di essere impreparati ad affrontare una nuova realtà (‘luoghi comuni’) o di non accettare intimamente un figlio ‘eccentrico’ e i suoi partner sessuali (‘conoscenza’).
In questa condizione genitori e figli sono accumunati da un’emozione, la paura: i figli hanno paura di non essere accettati, i genitori hanno paura di accettare un figlio “diverso” dalle aspettative. Molto spesso l’uscita allo scoperto dei figli determina la chiusura dei genitori e dell’intera famiglia: il senso di fallimento e di colpa, così come sentimenti di vergogna e imbarazzo, possono spingere i genitori verso l’isolamento sociale, cosa che non migliora certo la condizione già critica in cui si trova il giovane.
E’ una battaglia difficile per entrambi. Per i genitori che si fanno carico di cambiamenti che la società fatica ad accettare e per il figlio che prova ad individuare la sua nuova identità sociale.
Accorgersi di essere immersi in una cultura che fatica ad accettare tali diversità si riflette nella famiglia dove la confessione porta il figlio ad alleggerire il carico della propria differenza e i genitori a rimescolare le proprie emozioni: la rabbia, la colpa e più difficile di tutte, la volontà di accettare il proprio figlio diventato un po’ “straniero” in casa loro.
Purtroppo, il tema degli stereotipi sociali e della sessualità solleva dubbi che scendono in profondità a scardinare la sensazione di non essere stati bravi genitori (‘colpa’), di essere impreparati ad affrontare una nuova realtà (‘luoghi comuni’) o di non accettare intimamente un figlio ‘eccentrico’ e i suoi partner sessuali (‘conoscenza’).
In questa condizione genitori e figli sono accumunati da un’emozione, la paura: i figli hanno paura di non essere accettati, i genitori hanno paura di accettare un figlio “diverso” dalle aspettative. Molto spesso l’uscita allo scoperto dei figli determina la chiusura dei genitori e dell’intera famiglia: il senso di fallimento e di colpa, così come sentimenti di vergogna e imbarazzo, possono spingere i genitori verso l’isolamento sociale, cosa che non migliora certo la condizione già critica in cui si trova il giovane.
E’ una battaglia difficile per entrambi. Per i genitori che si fanno carico di cambiamenti che la società fatica ad accettare e per il figlio che prova ad individuare la sua nuova identità sociale.