
Lo so è un giro vizioso. Se vieni maltrattata dal tuo capo ti senti umiliata e stressata. Se sei stressata non riesci a reagire nel modo migliore. Ti senti oggetto di cattiverie nascoste, ti senti ignorata, subisci la sollecitazione di valanghe di impegni, ti senti sotto pressione e reagisci nel modo peggiore.
Ti senti minacciata da una comunicazione che ti punta e che ti fa sentire un capro espiatorio, che ti isola dagli altri, che ti deprime e sminuisce il tuo ruolo e la tua reputazione. Tutto questo fa male. Ti senti male anche fisicamente e non sai bene in quale gabbia di matti sei finita.
Avevi già vissuto lo stress lavorativo, ma mai avresti pensato che si moltiplicasse con la cattiveria e l’ignoranza di qualcuno. E allora, che fare? Come puoi reagire?
Normalmente, un’altra persona, per di più capo di qualcosa, avendo immagini forti che lo supportano (ruolo, carattere, obiettivi, etc. ) non ha alcun interesse a modificare il suo stato interno, le sue convinzioni o a mobilitare la sua intelligenza emotiva per venirti incontro, accettarti, rispettarti, riconoscerti, aiutarti. Anzi, data la forte tensione generata da un sistema lavorativo che è corresponsabile nel produrre vittime, può cercare il cuscino sacrificale su cui scaricarsi. Modello Bonobo - scimmie - per capirci (conquista della preda o abbattimento - con le bombe - della tensione).
La dinamica nella quale sei inserita è paradossale: vivi per otto ore la vita, la visione, il mondo creato da un altro e da un sistema che, forse, cerca risultati, non buone relazioni.
Quindi, o riesci a guardare quelle realtà in modo diverso, oppure è lotta interna (agguerrita fino allo sfinimento) ed esterna (passivo-aggressiva fino alla depressione).
Hai presente quando subisci critiche senza motivo, ti senti umiliata, ti metti in un angolo perché non ti viene rivolta la parola o ricevi offerte e offese di tipo sessuale?
Ti dico qualcosa di difficile da attuare, ma che secondo me può esserti utile: non sentirti una vittima e nel caso modifica le tue percezioni soggettive.
C’è qualcosa di forte che ti trascina a terra? Rimetti in piedi il tuo IO e trova dei modi per reagire al meglio dentro di te, con una migliore comunicazione e gestione delle tue emozioni.
Nei confronti del delirio di realtà che vivi, invece, cerca con il tuo IO l’integrazione di qualcosa che ancora ti sfugge.
L’altro, purtroppo, è solo il brutto specchio di una situazione che ha radici più profonde.
Ti senti minacciata da una comunicazione che ti punta e che ti fa sentire un capro espiatorio, che ti isola dagli altri, che ti deprime e sminuisce il tuo ruolo e la tua reputazione. Tutto questo fa male. Ti senti male anche fisicamente e non sai bene in quale gabbia di matti sei finita.
Avevi già vissuto lo stress lavorativo, ma mai avresti pensato che si moltiplicasse con la cattiveria e l’ignoranza di qualcuno. E allora, che fare? Come puoi reagire?
Normalmente, un’altra persona, per di più capo di qualcosa, avendo immagini forti che lo supportano (ruolo, carattere, obiettivi, etc. ) non ha alcun interesse a modificare il suo stato interno, le sue convinzioni o a mobilitare la sua intelligenza emotiva per venirti incontro, accettarti, rispettarti, riconoscerti, aiutarti. Anzi, data la forte tensione generata da un sistema lavorativo che è corresponsabile nel produrre vittime, può cercare il cuscino sacrificale su cui scaricarsi. Modello Bonobo - scimmie - per capirci (conquista della preda o abbattimento - con le bombe - della tensione).
La dinamica nella quale sei inserita è paradossale: vivi per otto ore la vita, la visione, il mondo creato da un altro e da un sistema che, forse, cerca risultati, non buone relazioni.
Quindi, o riesci a guardare quelle realtà in modo diverso, oppure è lotta interna (agguerrita fino allo sfinimento) ed esterna (passivo-aggressiva fino alla depressione).
Hai presente quando subisci critiche senza motivo, ti senti umiliata, ti metti in un angolo perché non ti viene rivolta la parola o ricevi offerte e offese di tipo sessuale?
Ti dico qualcosa di difficile da attuare, ma che secondo me può esserti utile: non sentirti una vittima e nel caso modifica le tue percezioni soggettive.
C’è qualcosa di forte che ti trascina a terra? Rimetti in piedi il tuo IO e trova dei modi per reagire al meglio dentro di te, con una migliore comunicazione e gestione delle tue emozioni.
Nei confronti del delirio di realtà che vivi, invece, cerca con il tuo IO l’integrazione di qualcosa che ancora ti sfugge.
L’altro, purtroppo, è solo il brutto specchio di una situazione che ha radici più profonde.