
Attraverso questo sgradevole momento sei sospinto dentro a cercare le tue forze interiori, la tua positività, gli affetti, le ragioni della tua sopravvivenza.
Mai come adesso stai vivendo con te stesso e in te stesso. Al di là delle tue legittime paure puoi sentirti spontaneo, spoglio e unicamente radicato in quello che sei. Puoi dire quello che vuoi in un modo così immediato, così genuino ed espansivo, che la tua malattia nemmeno si vede. Anzi, il tuo modo di essere vero e spontaneo, potrebbe essere la tua medicina. La medicina per il tuo essere. Hai la possibilità, in questo frangente della tua vita, di spogliarti di quella socialità innaturale che ti ha condizionato ed inaridito. Potrà emergere dalle viscere del tuo inconscio la semplice consapevolezza che sei tu, centrato e vero.
Le tue paure sono il bilancio di una vita di ombre e luci, con cui hai giocato e di cui ti sei nutrito. Oggi, la forte ansia che provi è una risposta fittizia alle tue speranze di una vita senza problemi e senza anima. E’ vera solo in parte.
Pur in presenza di una malattia così seria, puoi sorridere, forse essere felice per esserti ‘sentito’ così vicino e puoi gioire degli affetti che ti sono accanto, con una nuova saggezza.
Hai l’opportunità, in questa occasione, di lanciare un messaggio di vita, fuori dai circoli viziosi e dagli eccessi di una carne malata. Sei vivo dentro perché, spogliandoti, hai sentito te stesso. Hai scelto di disobbedire ad una sopravvivenza di equilibri fittizi e vivere un momento di libertà unico. Senza conflitti, ansie, sfide.
Hai la possibilità di pensare a te nel futuro e di pensare al messaggio che lasci al futuro dei tuoi cari. Ed è forte: ‘vivere e gioire, ricordandoti di te, capace di libertà e spontaneità’.
Questo è un messaggio che consente di abbracciare i tuoi cari in un modo spontaneo e autentico, perché è arrivato in un momento in cui hai tutto da perdere, ma soprattutto hai molto da ritrovare.