
Come riusciamo a realizzarlo? Ci si concentra su sensazioni ed eventi piacevoli cercando di farli durare molto più a lungo, realizzando una amplificazione del tempo che diventa lento nelle esperienze piacevoli e veloce nelle esperienze dolorose.
Per accedere a questa distorsione temporale occorre entrare in uno stato psicologico in cui ci si allena a sperimentare l’accelerazione e il rallentamento, partendo da cose semplici come nelle normali azioni quotidiane.
Più in generale si allena l’attenzione a non sostare su pensieri che tormentano, sulle cose che non si faranno mai, sulle realtà incompiute, bensì ci si concentra sul modo migliore di agire, momento per momento. Dapprima è una sensazione, poi un pensiero, poi uno stato d’animo. Ognuno di questi stati ha un lato sgradito e un lato potenziale e innovativo. Quello che dobbiamo cercare è correggere il pensiero e incuriosirci del tempo che scorre.
Il segreto consiste nel trascorrere con se stessi un tempo dedicato e senza distrazioni. Si tratta di non permettere al nostro lavoro o alle nostre preoccupazioni di invadere il nostro spazio privato e di assicurarci che i momenti trascorsi nel fare apnea non vengano inutilmente influenzati dai problemi che si hanno all’esterno.
Si tratta di organizzare il tempo del fare e delle priorità nel modo migliore. Si tratta di trovare in ogni allenamento il momento per focalizzare le cose che si stanno facendo ed essere un passo avanti sulle intuizioni che derivano dalla libertà di vivere nel presente, proprio come succede nello stato di flow.