
Eh, si, questa è la bestia che c’è in me! Quando qualcuno alza il tono della voce, mi guarda male o peggio mi aggredisce, sento dentro di me restringersi il campo dell’attenzione, metto a fuoco il problema, cioè l’altro, e penso immediatamente: ‘adesso ti distruggo!’
Poi penso, meno male che questo è solo istinto, carattere, difesa della vita. Adesso ragiono, metto avanti la cultura cui appartengo, i valori e il ragionamento, e provo a leggere le cose in modo diverso.
Detto questo, non nego che se qualcuno si presenta in casa, probabilmente reagisco e se ne ho la possibilità mi difendo. Se ne va della vita di persone care e mia, qualcosa faccio, senza tanto ragionarci. Tiro fuori il killer che c’è in me.
Ma se la cosa è più ampia e riguarda i mondi, le persone, la realtà, il mio modo di guardare gli eventi cambia.
E allora dico, facciamo un passo meglio dell’ISIS. L’Isis propone immagini forti di sottomissione alla volontà di Dio, attraverso le interpretazioni del corano. La realtà dell’Isis sta dilagando perché sta sovrapponendo la politica alla religione. Sta costruendo, contro i valori di un ‘occidente meschino, egoista e distruttivo’, l’ideologia e l’identità di un popolo. L’Isis sta edificando una realtà attraverso la feroce narrazione di un racconto di liberazione. Né dà notizia in modo così convincente da attirare una molteplicità di proseliti e di martiri.
Noi dobbiamo proporre un linguaggio altrettanto convincente, che con l’esempio parli al cuore e alla mente di oltre un miliardo di persone. Non basteranno denaro e forza, o deboli esami di realtà.
Già oggi, ogni goccia di sangue versato è diventato un muro di odio e di rancore. E non ci porta da nessuna parte, se non alla guerra e ad una lettura miope della realtà.
E allora facciamo un passo in più dell’Isis con alternative politiche, discorsi e azioni decise e tempestive.
Proponiamo una narrazione della storia e delle idee, diversa. Non abbiamo bisogno di esportare la nostra democrazia illusoria, abbiamo bisogno di battere il pregiudizio con l’arte dell’incontro ai confini della realtà.