
E’ bello avere una persona da amare e a cui dedicare il proprio pensiero di giorno e di notte. E’ bello provare un sentimento d’amore e una connessione significativa con un’altra persona. E’ una medicina che sembra fare bene all’anima, ma è anche l’inizio di un tormento interiore che distingue cosa è intimità emotiva e cosa è intimità fisica.
Quando si ama emotivamente si enfatizzano le affinità psicologiche, l’intimità interiore, la compassione, l’apprezzamento, il senso di gratitudine. E’ qualcosa che va oltre la carne, ed è una connessione che nello sviluppo dei rapporti genera insicurezza e ansia emotiva.
Teniamo molto all’idea di poterci innamorare perdutamente di qualcuno perché è in gioco qualcosa di fondamentale per i valori della nostra vita: la libertà, la realizzazione personale, il piacere.
Per questo, quando amiamo ma non siamo corrisposti nel modo che ci aspettiamo, temiamo l’abbandono e il dolore. E sfidiamo l’inferno.
E così accade in molte situazioni di amore sbilanciato.
Uno anticipa, sollecita, spinge, confeziona, l’altro sente meno ed è focalizzato sui propri bisogni.
Se si anticipa troppo e si cercano conferme, l’altro smette di sognare e risponde ‘si e no’ alla litania delle richieste dell’amato.
Se si cercano risposte apparentemente complementari, ma in realtà unilaterali, la comunicazione inizia a degenerare.
Se si spinge precocemente verso un obiettivo, l’altro, se non è pronto, comincia a remare contro.
Se si confeziona il ‘ballo’ ma ci si pesta i piedi, l’amore prende vie sotterranee e le diversità e i difetti d’amore, cuore dell’essere umano, diventano tragedie.
Dispiace che certi copioni d’amore lascino con il fiato sospeso e, ahimè, troppi finiscono nel cassetto.
E allora si chiudano gli occhi come il leone delle favole, che è pericoloso quando ha gli occhi chiusi - perché legge e sente tutto-, ed è tranquillo quando ha gli occhi aperti perché è catturato da ciò che sta fissando.
Quando siamo innamorati siamo un po’ così: siamo leoni con gli occhi aperti. Troppo aperti e troppo fissi!
A noi la scelta di liberare lo sguardo, l’incantesimo d’amore e … noi.