
Quando siamo lucidi compiamo azioni eccezionali e i nostri ragionamenti sono improntati alla lungimiranza, alla naturalezza e alla semplicità.
E quando, siamo in questo stato di grazia? Quando siamo consapevoli, quando siamo presenti a noi stessi e quando non abbiamo più niente da perdere!
Se scriviamo su un foglio le cose importanti della nostra vita credo che tutti noi, iperconnessi con la nostra realtà frenetica, scriveremmo cose del tipo: ‘vorrei avere di più …; vivere di più questo e quello; essere più carino, amabile, realizzato; controllarmi di più ed essere circondato da persone che mi amano’!
Ebbene, nelle situazioni in cui siamo lucidi e non abbiamo nulla da perdere, le nostre scelte vitali, da esterne e periferiche, diventano ricerca di beni intimi ed essenziali.
E cosa troviamo?
Che si vorrebbe essere più felici. Che la felicità è una scelta che va oltre la paura del cambiamento, delle abitudini e dei confort, e che vale la pena essere positivi e generosi di verità sentite.
Che si anelerebbe al privilegio di avere amici ‘doc’. Che l’amicizia è rispetto, sincerità, fiducia, stima e disponibilità reciproca. Tempo e impegno dedicato all’altro.
Che si gradirebbe di esprimere con coraggio i propri sentimenti. E con essi, il coraggio di evolversi in ciò che si è in grado di divenire.
Che si desidererebbe lavorare con più creatività. Avendo più tempo da dedicare alla famiglia, al partner e agli affetti.
Che si vorrebbe, infine, vivere una vita basata sulle proprie aspettative e non su quelle degli altri. Una vita che soddisfa i propri sogni, le proprie inclinazioni, la propria inventiva.
Insomma, ‘vivere con saggezza per far suonare il midollo della vita’.
E quando, siamo in questo stato di grazia? Quando siamo consapevoli, quando siamo presenti a noi stessi e quando non abbiamo più niente da perdere!
Se scriviamo su un foglio le cose importanti della nostra vita credo che tutti noi, iperconnessi con la nostra realtà frenetica, scriveremmo cose del tipo: ‘vorrei avere di più …; vivere di più questo e quello; essere più carino, amabile, realizzato; controllarmi di più ed essere circondato da persone che mi amano’!
Ebbene, nelle situazioni in cui siamo lucidi e non abbiamo nulla da perdere, le nostre scelte vitali, da esterne e periferiche, diventano ricerca di beni intimi ed essenziali.
E cosa troviamo?
Che si vorrebbe essere più felici. Che la felicità è una scelta che va oltre la paura del cambiamento, delle abitudini e dei confort, e che vale la pena essere positivi e generosi di verità sentite.
Che si anelerebbe al privilegio di avere amici ‘doc’. Che l’amicizia è rispetto, sincerità, fiducia, stima e disponibilità reciproca. Tempo e impegno dedicato all’altro.
Che si gradirebbe di esprimere con coraggio i propri sentimenti. E con essi, il coraggio di evolversi in ciò che si è in grado di divenire.
Che si desidererebbe lavorare con più creatività. Avendo più tempo da dedicare alla famiglia, al partner e agli affetti.
Che si vorrebbe, infine, vivere una vita basata sulle proprie aspettative e non su quelle degli altri. Una vita che soddisfa i propri sogni, le proprie inclinazioni, la propria inventiva.
Insomma, ‘vivere con saggezza per far suonare il midollo della vita’.