
Donne con cervelli dinamici, alla ricerca continua di viaggi e temporali, di una vita bella e particolare, si annoiano dopo troppi stimoli. Anche del sesso. La ricerca di un orgasmo nella vita, diventa mentale prima che fisico.
Il bisogno di dare e di prendere, di pensare al partner prima che a se stessa, fa pensare alla protagonista ad una femminilità complicata da sviluppare. Se è troppo attenta a lui, a cosa pensa, a cosa vuole, non permette alla propria sessualità di dispiegarsi.
Ma il corpo è il tempio della meditazione. Consente l’esplorazione di visioni della vita attraverso il movimento e facilita l’accettazione e la trasformazione di emozioni e condizionamenti.
Si passa dal bacio come scoperta, lento e prolungato, alle richieste di esplorazione intima, dall’espressione di una domanda di piacere, alla paura di annoiarsi, all’ansia, tutti modi per permettere all’altro di colmare le distanze ed esplorare un femminile fragile come un’opera d’arte.
Placata la fame psicologica, si gioca. Si gioca con la mente, con i sogni, liberi di cercare la trasgressione di una vita a sinapsi dove tutto è collegato. Vita fuori come dentro. Liberi di amare e di essere felici.
Si danza con il ventre, con la chimica, fra riti di testa, piani inclinati e montagne russe, tra le acrobazie delle crete neurali, alla ricerca della seduzione nella coppia.
Più semplicemente ci si affaccia alla passione per la vita, alla ricerca di un approccio sensibile e non invasivo, rispettoso del carattere genitale dell’altro, per imparare a condividere il corpo, il contatto, il respiro, l’amore e l’intimità, in una relazione appagante e senza sensi di colpa, un dissolvimento di tensioni e traumi tra le fiamme del calore interiore.
Il bisogno di dare e di prendere, di pensare al partner prima che a se stessa, fa pensare alla protagonista ad una femminilità complicata da sviluppare. Se è troppo attenta a lui, a cosa pensa, a cosa vuole, non permette alla propria sessualità di dispiegarsi.
Ma il corpo è il tempio della meditazione. Consente l’esplorazione di visioni della vita attraverso il movimento e facilita l’accettazione e la trasformazione di emozioni e condizionamenti.
Si passa dal bacio come scoperta, lento e prolungato, alle richieste di esplorazione intima, dall’espressione di una domanda di piacere, alla paura di annoiarsi, all’ansia, tutti modi per permettere all’altro di colmare le distanze ed esplorare un femminile fragile come un’opera d’arte.
Placata la fame psicologica, si gioca. Si gioca con la mente, con i sogni, liberi di cercare la trasgressione di una vita a sinapsi dove tutto è collegato. Vita fuori come dentro. Liberi di amare e di essere felici.
Si danza con il ventre, con la chimica, fra riti di testa, piani inclinati e montagne russe, tra le acrobazie delle crete neurali, alla ricerca della seduzione nella coppia.
Più semplicemente ci si affaccia alla passione per la vita, alla ricerca di un approccio sensibile e non invasivo, rispettoso del carattere genitale dell’altro, per imparare a condividere il corpo, il contatto, il respiro, l’amore e l’intimità, in una relazione appagante e senza sensi di colpa, un dissolvimento di tensioni e traumi tra le fiamme del calore interiore.