‘Se ci tieni a me dimostralo. A parole sei disponibile, ma poi procrastini e non esegui volentieri i piccoli e importanti lavori domestici. Quando non collabori mi arrabbio e penso che tu non ci tenga a me, alla casa, al nostro rapporto, al nostro futuro.
Ti faccio solo un breve elenco di cosa non funziona e che ricade sulle mie spalle.
Gli abiti li spargi per casa e quando sono fortunata li accumuli vicino alla lavatrice. Per caso, dai per scontato che qualcuno, ‘io’, lavi e stiri?
Le promesse di effettuare i piccoli lavoretti di casa (sistemare la mensola, cambiare la lampadina, sistemare il rubinetto, dare il colore alla parete, etc.) li sposti a dopo, a domani ... e, alla fine, a quando ne hai voglia. Passano giorni, settimane, mesi. Mi esaurisco. Ma ci tieni alla casa?
Sul divano c’è ogni genere di cose ammonticchiate. Possibile che dopo aver visto la televisione, mangiato e dormito, non ti venga in mente di riordinare?
Quando cucini, raramente, possibile che sporchi ovunque e nemmeno apri le finestre?
Quando vedi che in cucina si sono accumulati piatti e stoviglie, come mai non fai gioco di squadra e riordini sistemando la lavastoviglie, pulendo la tavola e mettendo via le buste?
Quando usi il bagno, possibile che mentre usi la doccia bagni dappertutto e che la seggetta, dopo l’uso, sia sempre alzata?
Non parliamo dell’immondizia. Adesso che c'è la raccolta differenziata, mi chiedo come non ti accorga degli odori e non provvedi a smaltirla.
Quando ti togli le scarpe non trovi mai normale riporle e le lasci sotto l’attaccapanni o la sedia. Che figura ci facciamo con gli ospiti?
E il garage? Io non ci entro, è cosa tua, ma è possibile che non si riesca nemmeno a passare? E il giardino? I vetri? I pavimenti? Il mangiare? E i figli?
Probabilmente hai un’altra genetica e pensi che la vita famigliare sia fatta di un cacciatore che procaccia il cibo ma poi riposa meritatamente e di una casalinga che dopo aver lavorato fuori casa quanto te, le altre otto ore le passa, per divertimento, tra figli, fornelli e pulizie.
Dottore, non so più che fare, ha qualche consiglio da darmi? La mia anima è oscurata!’
Ti faccio solo un breve elenco di cosa non funziona e che ricade sulle mie spalle.
Gli abiti li spargi per casa e quando sono fortunata li accumuli vicino alla lavatrice. Per caso, dai per scontato che qualcuno, ‘io’, lavi e stiri?
Le promesse di effettuare i piccoli lavoretti di casa (sistemare la mensola, cambiare la lampadina, sistemare il rubinetto, dare il colore alla parete, etc.) li sposti a dopo, a domani ... e, alla fine, a quando ne hai voglia. Passano giorni, settimane, mesi. Mi esaurisco. Ma ci tieni alla casa?
Sul divano c’è ogni genere di cose ammonticchiate. Possibile che dopo aver visto la televisione, mangiato e dormito, non ti venga in mente di riordinare?
Quando cucini, raramente, possibile che sporchi ovunque e nemmeno apri le finestre?
Quando vedi che in cucina si sono accumulati piatti e stoviglie, come mai non fai gioco di squadra e riordini sistemando la lavastoviglie, pulendo la tavola e mettendo via le buste?
Quando usi il bagno, possibile che mentre usi la doccia bagni dappertutto e che la seggetta, dopo l’uso, sia sempre alzata?
Non parliamo dell’immondizia. Adesso che c'è la raccolta differenziata, mi chiedo come non ti accorga degli odori e non provvedi a smaltirla.
Quando ti togli le scarpe non trovi mai normale riporle e le lasci sotto l’attaccapanni o la sedia. Che figura ci facciamo con gli ospiti?
E il garage? Io non ci entro, è cosa tua, ma è possibile che non si riesca nemmeno a passare? E il giardino? I vetri? I pavimenti? Il mangiare? E i figli?
Probabilmente hai un’altra genetica e pensi che la vita famigliare sia fatta di un cacciatore che procaccia il cibo ma poi riposa meritatamente e di una casalinga che dopo aver lavorato fuori casa quanto te, le altre otto ore le passa, per divertimento, tra figli, fornelli e pulizie.
Dottore, non so più che fare, ha qualche consiglio da darmi? La mia anima è oscurata!’