
Quando scriviamo sui nostri social si accende un dubbio: ‘qualcuno leggerà il mio post?’; ‘avrò popolarità?’; ‘riuscirò ad avere una identità virtuale, mi sarà utile?’
Ebbene sì! Il web ha scartato il nostro involucro cerebrale e le reti neurali si sono espanse ovunque. La nostra personalità da individuata nel corpo, nelle emozioni, nei pensieri e nei sogni, nel piccolo delle nostre relazioni familiari e amicali, è diventata olografica, presente e impalpabile, effimera e … stampata nei server del nuovo mondo: la rete.
Con questa rivoluzione il mondo si è dilatato e per questo dobbiamo adottare processi mentali e strategie meta cognitive per poterlo esplorare.
Film come ‘Radio Rebel’, ci mostrano come una ragazzina timida e impacciata nella vita ordinaria, si crei una radio in casa e attraverso il web si scopra come una attenta osservatrice, una fine psicologa e una promettente creativa. Un fallimento nella vita, un successo nell’etere.
Come integrare mondi così complessi e in molti casi paralleli?
Credo che il mondo liquido nel quale siamo immersi, inevitabilmente ci tolga la privacy e il senso ingenuo dell’essere liberi. In realtà tutti sanno, tutti possono sapere e tutti possono contribuire alla nuova immagine pubblica che ci ritroviamo.
Il problema è che l’immagine che ci ritrae è amplificata e noi dobbiamo averne cura adottando punti di osservazione diversificati e maturi, evitando il giudizio, accettando le critiche con l’ombrello e decidendo i passi che possiamo tollerare. Purtroppo, l’estensione di noi stessi nell’etere, sdogana molti IO potenziali che come nei sogni si muovono con le loro logiche, serie e folli. Per questo dobbiamo avere la pazienza di crescere psicologicamente per muoverci con perizia nelle acque tempestose del nuovo mondo della rete.
Ebbene sì! Il web ha scartato il nostro involucro cerebrale e le reti neurali si sono espanse ovunque. La nostra personalità da individuata nel corpo, nelle emozioni, nei pensieri e nei sogni, nel piccolo delle nostre relazioni familiari e amicali, è diventata olografica, presente e impalpabile, effimera e … stampata nei server del nuovo mondo: la rete.
Con questa rivoluzione il mondo si è dilatato e per questo dobbiamo adottare processi mentali e strategie meta cognitive per poterlo esplorare.
Film come ‘Radio Rebel’, ci mostrano come una ragazzina timida e impacciata nella vita ordinaria, si crei una radio in casa e attraverso il web si scopra come una attenta osservatrice, una fine psicologa e una promettente creativa. Un fallimento nella vita, un successo nell’etere.
Come integrare mondi così complessi e in molti casi paralleli?
Credo che il mondo liquido nel quale siamo immersi, inevitabilmente ci tolga la privacy e il senso ingenuo dell’essere liberi. In realtà tutti sanno, tutti possono sapere e tutti possono contribuire alla nuova immagine pubblica che ci ritroviamo.
Il problema è che l’immagine che ci ritrae è amplificata e noi dobbiamo averne cura adottando punti di osservazione diversificati e maturi, evitando il giudizio, accettando le critiche con l’ombrello e decidendo i passi che possiamo tollerare. Purtroppo, l’estensione di noi stessi nell’etere, sdogana molti IO potenziali che come nei sogni si muovono con le loro logiche, serie e folli. Per questo dobbiamo avere la pazienza di crescere psicologicamente per muoverci con perizia nelle acque tempestose del nuovo mondo della rete.