
Spesso ci diciamo ‘vorrei essere me stesso!' e ci interroghiamo per capire cosa voglia dire per ognuno di noi. Basta, ad esempio, essere spontanei o liberi di scegliere, per essere veramente noi stessi?
Il tema è intrigante. Ovvero: 'come riusciamo ad essere noi stessi in una realtà complessa?'.
In premessa, per essere noi stessi dobbiamo fare riferimento a diversi parametri.
Il parametro olistico, ci dice che ogni parte del nostro IO è all’interno di un tutto di cui dovremmo avere consapevolezza e responsabilità.
Il parametro della gestalt, ci dice che ogni volta che noi osserviamo qualcosa, sullo sfondo è attivo un campo di forze che stimola la nostra attenzione, connessione e lettura creativa della realtà.
Il parametro psicoanalitico, ci invita a riconoscere la complessità delle relazioni del passato.
E infine il parametro esistenziale, ci invita a vivere nel flusso della consapevolezza, momento per momento.
Tenendo conto della complessità degli algoritmi necessari a decodificare, decidere, agire e reagire alle situazioni della nostra vita, essere noi stessi significa tenere conto che siamo questo, ma anche quello.
Se ad esempio ci accorgiamo di vivere un conflitto, una distonia o una dissonanza, essere se stessi non è la contrapposizione, l’o/o, di una parte o di un’altra, ma l’identificazione, e/e, dell’una e dell’altra.
E allora ‘essere se stessi’ diventa il coesistere di parti con le quali ci identifichiamo e di cui percepiamo la sostanziale intenzionalità. Ciò sviluppa un avvicinamento delle parti tra loro e una graduale integrazione.
Perciò, diventiamo noi stessi quando siamo consapevoli delle forze in gioco, quando le percepiamo e sentiamo, e quando siamo in grado di scegliere in libertà e responsabilità come esprimerci.
Siamo noi stessi quando percepiamo un processo in atto, ne abbiamo consapevolezza, ne facciamo l’esperienza, scegliamo in libertà quale strategia utilizzare e ci prendiamo la responsabilità di essere e di fare di noi ciò che siamo.
Quindi siamo noi stessi quando il movimento della nostra consapevolezza si sviluppa momento per momento e siamo capaci di abbracciare una scelta e una rinuncia.
Siamo capaci di sentire il vento delle nostre praterie interiori. E siamo capaci di stare bene su ogni versante, compreso quello opposto.
Il tema è intrigante. Ovvero: 'come riusciamo ad essere noi stessi in una realtà complessa?'.
In premessa, per essere noi stessi dobbiamo fare riferimento a diversi parametri.
Il parametro olistico, ci dice che ogni parte del nostro IO è all’interno di un tutto di cui dovremmo avere consapevolezza e responsabilità.
Il parametro della gestalt, ci dice che ogni volta che noi osserviamo qualcosa, sullo sfondo è attivo un campo di forze che stimola la nostra attenzione, connessione e lettura creativa della realtà.
Il parametro psicoanalitico, ci invita a riconoscere la complessità delle relazioni del passato.
E infine il parametro esistenziale, ci invita a vivere nel flusso della consapevolezza, momento per momento.
Tenendo conto della complessità degli algoritmi necessari a decodificare, decidere, agire e reagire alle situazioni della nostra vita, essere noi stessi significa tenere conto che siamo questo, ma anche quello.
Se ad esempio ci accorgiamo di vivere un conflitto, una distonia o una dissonanza, essere se stessi non è la contrapposizione, l’o/o, di una parte o di un’altra, ma l’identificazione, e/e, dell’una e dell’altra.
E allora ‘essere se stessi’ diventa il coesistere di parti con le quali ci identifichiamo e di cui percepiamo la sostanziale intenzionalità. Ciò sviluppa un avvicinamento delle parti tra loro e una graduale integrazione.
Perciò, diventiamo noi stessi quando siamo consapevoli delle forze in gioco, quando le percepiamo e sentiamo, e quando siamo in grado di scegliere in libertà e responsabilità come esprimerci.
Siamo noi stessi quando percepiamo un processo in atto, ne abbiamo consapevolezza, ne facciamo l’esperienza, scegliamo in libertà quale strategia utilizzare e ci prendiamo la responsabilità di essere e di fare di noi ciò che siamo.
Quindi siamo noi stessi quando il movimento della nostra consapevolezza si sviluppa momento per momento e siamo capaci di abbracciare una scelta e una rinuncia.
Siamo capaci di sentire il vento delle nostre praterie interiori. E siamo capaci di stare bene su ogni versante, compreso quello opposto.