
Ci sono un sacco di cose che ci distraggono dai nostri obiettivi quotidiani e dai nostri impegni a breve termine. Come studiare, ad esempio, o finire un lavoro.
Problemi a casa? Come si fa a non ascoltarli. Qualcuno ci chiede un aiuto? Come si fa a non soccorrerlo. Un amore ci tormenta? Come si fa a non pensarci. Distrazioni varie? Vuoi che la vita sia solo questo? Come si fa a dire di no?
Nel mentre, il tempo passa, molte cose rotolano fuori dal binario e devono intervenire i pompieri: ‘cercherò, vedrò, farò … più avanti’. Tutte chiacchiere!
Il brutto di tutta questa faccenda è quello di perdere di vista se stessi, il proprio tempo, i propri progetti, la visione del proprio futuro.
Qualche idea buona ci sarebbe anche: studiare con impegno, fare le proprie cose e non quelle degli altri, far pulsare il calendario con le date in testa, cercare stimoli positivi e dire qualche no, qua e là. Insomma focalizzarsi.
E allora, piccolo esercizio quotidiano cui rispondere in modo pratico è: ‘da dove comincio?’
Dedicando cinque minuti al giorno per rispondere alla domanda ‘da dove comincio?’ è probabile che la focalizzazione (‘qual è la cosa più importante per me oggi e nel breve periodo?’), il richiamo della motivazione a stare sul pezzo (‘qual è il motivo per cui vale la pena che completi quel determinato compito?’) e a mantenersi sui binari (‘quali sono i valori più consoni per me oggi?’), siano la cosa più preziosa che una persona si possa concedere.
Dobbiamo chiederci a un certo punto: ‘qual è la cosa importante per me e come penso di impegnarmi?; come mi immagino fra qualche anno?; che cosa vorrei realizzare nella mia vita?; quali sono i miei intenti?; come voglio vivere oggi?’
Se lo facciamo, possiamo essere grati a un linguaggio che, nella stessa formulazione della domanda, sprona, invita all'azione e guida la nostra esistenza.
Per uno studente, ma non solo, non è chiedere troppo, perché queste sono domande essenziali. E allora, piccolo (ma importante!) esercizio quotidiano: ‘da dove comincio, oggi?’
Problemi a casa? Come si fa a non ascoltarli. Qualcuno ci chiede un aiuto? Come si fa a non soccorrerlo. Un amore ci tormenta? Come si fa a non pensarci. Distrazioni varie? Vuoi che la vita sia solo questo? Come si fa a dire di no?
Nel mentre, il tempo passa, molte cose rotolano fuori dal binario e devono intervenire i pompieri: ‘cercherò, vedrò, farò … più avanti’. Tutte chiacchiere!
Il brutto di tutta questa faccenda è quello di perdere di vista se stessi, il proprio tempo, i propri progetti, la visione del proprio futuro.
Qualche idea buona ci sarebbe anche: studiare con impegno, fare le proprie cose e non quelle degli altri, far pulsare il calendario con le date in testa, cercare stimoli positivi e dire qualche no, qua e là. Insomma focalizzarsi.
E allora, piccolo esercizio quotidiano cui rispondere in modo pratico è: ‘da dove comincio?’
Dedicando cinque minuti al giorno per rispondere alla domanda ‘da dove comincio?’ è probabile che la focalizzazione (‘qual è la cosa più importante per me oggi e nel breve periodo?’), il richiamo della motivazione a stare sul pezzo (‘qual è il motivo per cui vale la pena che completi quel determinato compito?’) e a mantenersi sui binari (‘quali sono i valori più consoni per me oggi?’), siano la cosa più preziosa che una persona si possa concedere.
Dobbiamo chiederci a un certo punto: ‘qual è la cosa importante per me e come penso di impegnarmi?; come mi immagino fra qualche anno?; che cosa vorrei realizzare nella mia vita?; quali sono i miei intenti?; come voglio vivere oggi?’
Se lo facciamo, possiamo essere grati a un linguaggio che, nella stessa formulazione della domanda, sprona, invita all'azione e guida la nostra esistenza.
Per uno studente, ma non solo, non è chiedere troppo, perché queste sono domande essenziali. E allora, piccolo (ma importante!) esercizio quotidiano: ‘da dove comincio, oggi?’