
La normale vita nella coppia, con qualche discussione, rimprovero, mancanza, è ben poca cosa quando irrompono i problemi del lavoro, dei debiti, degli affari andati male.
Nella coppia succede qualcosa di dirompente che lascia entrambi stupiti per la violenza delle emozioni e del matrimonio che rischia di affondare.
Purtroppo, molte cose accadono nella relazione e altrettante risuonano dentro se stessi.
I problemi materiali devastano lui: per gli archetipi familiari che sembrano ritornare come gli zombi, per l’immagine di sé in frantumi con la quale si affrontava con fiducia ogni problema, per l’IO che si è ritirato, arrabbiato e impotente. Devastano lei: per essere diventata trasparente e inutile, per il non amore, per la scarsa considerazione.
I problemi materiali toccano così a fondo la sopravvivenza individuale che anche la relazione ne fa le spese affogando il matrimonio nell’assenza, nella carenza di dialogo, nella mancanza di vicinanza fisica, del conforto lieve di un abbraccio.
A questo si arriva: al non saper bene che cosa fare, non sapendo bene quando finirà, ma pronti anche allo scenario peggiore perché la vita ha presentato il conto. Ma chi dei due tiene ancora al rapporto, ha il compito di tentare i salti mortali e coscienziali necessari: prendere in mano i propri sentimenti e difendere il proprio matrimonio con molta più attenzione, anche se motivata dalla paura di sbagliare ancora; cercare di aiutare l’altro, smettendo di chiedere insistentemente sicurezza o risposte alle proprie aspettative e rinunciando al naturale rancore che potrà salire ad ogni cenno di frustrazione.
Nella coppia succede qualcosa di dirompente che lascia entrambi stupiti per la violenza delle emozioni e del matrimonio che rischia di affondare.
Purtroppo, molte cose accadono nella relazione e altrettante risuonano dentro se stessi.
I problemi materiali devastano lui: per gli archetipi familiari che sembrano ritornare come gli zombi, per l’immagine di sé in frantumi con la quale si affrontava con fiducia ogni problema, per l’IO che si è ritirato, arrabbiato e impotente. Devastano lei: per essere diventata trasparente e inutile, per il non amore, per la scarsa considerazione.
I problemi materiali toccano così a fondo la sopravvivenza individuale che anche la relazione ne fa le spese affogando il matrimonio nell’assenza, nella carenza di dialogo, nella mancanza di vicinanza fisica, del conforto lieve di un abbraccio.
A questo si arriva: al non saper bene che cosa fare, non sapendo bene quando finirà, ma pronti anche allo scenario peggiore perché la vita ha presentato il conto. Ma chi dei due tiene ancora al rapporto, ha il compito di tentare i salti mortali e coscienziali necessari: prendere in mano i propri sentimenti e difendere il proprio matrimonio con molta più attenzione, anche se motivata dalla paura di sbagliare ancora; cercare di aiutare l’altro, smettendo di chiedere insistentemente sicurezza o risposte alle proprie aspettative e rinunciando al naturale rancore che potrà salire ad ogni cenno di frustrazione.