
Quando si chiede ad una persona innamorata cosa è successo nel tempo alla propria relazione di amanti segreti e la risposta è ‘il rapporto si è diluito!’, si ha bisogno di medicine forti.
Per tenere viva una relazione si ha bisogno di vedersi, di sentirsi spesso, di messaggi di attenzione. Ma appunto le cose cambiano. Le richieste dell’una diventano una ‘palla’, le risposte dell’altro diventano insufficienti.
Quando le spiegazioni e le rassicurazioni non bastano più, la vibrazione amorosa diventa un tremolio.
Il rapporto si scheletrisce e dal pieno supporto si passa al ‘non ti sopporto’. Troppi silenzi, sclerate, eccessive fatiche, incomprensioni e, appunto, fiacca amorosa.
Se non si esce dall’ansia e dal bisogno di conferme ad ogni linea di febbre, si ha bisogno di medicine forti o di azioni dirompenti.
Quando la medicina dell’amore prende la china dell’omeopatia e si diluisce, urge un upgrade, come si dice nel gergo dei software, o non si vede la luce alla fine del tunnel.
Senza un upgrade psicologico ci si martella di messaggi, ci si frantuma di torti e ragioni, ci si sente rabbiosi e ‘odievoli’.
L’upgrade è un cambio di prospettiva ed è talvolta un allungare il cenno dell’ombrello con un salutare gesto-mantra più ampio che significa: ‘vai … a spendere’. Più concretamente è gestire l’ansia fragorosa con il recupero di spazi personali.
Spazi di silenzio, di vuoti che si riempiono, di interessi che prendono campo, di attività che muovono il corpo.
‘E’ facile a dirsi, ma come si fa?’ A volte si ha bisogno di prendere una decisione secca, altre volte di riprendere il filo della ragione.
E’ inutile stare nel limbo provando abbandono, gelosia, vendetta, autodistruzione. E’ meglio un bel reset, e cioè un cambio di prospettiva o una bella anestesia totale che riporti a zero i parametri di base e ci inviti a una gran domanda: ‘come entra il nuovo?’
Per tenere viva una relazione si ha bisogno di vedersi, di sentirsi spesso, di messaggi di attenzione. Ma appunto le cose cambiano. Le richieste dell’una diventano una ‘palla’, le risposte dell’altro diventano insufficienti.
Quando le spiegazioni e le rassicurazioni non bastano più, la vibrazione amorosa diventa un tremolio.
Il rapporto si scheletrisce e dal pieno supporto si passa al ‘non ti sopporto’. Troppi silenzi, sclerate, eccessive fatiche, incomprensioni e, appunto, fiacca amorosa.
Se non si esce dall’ansia e dal bisogno di conferme ad ogni linea di febbre, si ha bisogno di medicine forti o di azioni dirompenti.
Quando la medicina dell’amore prende la china dell’omeopatia e si diluisce, urge un upgrade, come si dice nel gergo dei software, o non si vede la luce alla fine del tunnel.
Senza un upgrade psicologico ci si martella di messaggi, ci si frantuma di torti e ragioni, ci si sente rabbiosi e ‘odievoli’.
L’upgrade è un cambio di prospettiva ed è talvolta un allungare il cenno dell’ombrello con un salutare gesto-mantra più ampio che significa: ‘vai … a spendere’. Più concretamente è gestire l’ansia fragorosa con il recupero di spazi personali.
Spazi di silenzio, di vuoti che si riempiono, di interessi che prendono campo, di attività che muovono il corpo.
‘E’ facile a dirsi, ma come si fa?’ A volte si ha bisogno di prendere una decisione secca, altre volte di riprendere il filo della ragione.
E’ inutile stare nel limbo provando abbandono, gelosia, vendetta, autodistruzione. E’ meglio un bel reset, e cioè un cambio di prospettiva o una bella anestesia totale che riporti a zero i parametri di base e ci inviti a una gran domanda: ‘come entra il nuovo?’